Nello spazio fra la pelle ed i muscoli è presente il tessuto adiposo che contiene una quota minima di acqua. In condizioni di cattiva circolazione venosa o di alterazione del sangue, la quota d’acqua può aumentare in maniera notevole. Questo accade perché i liquidi passano in eccesso nel sottocutaneo o vengono riassorbiti più lentamente.
Anche le malattie renali, quelle del fegato e del cuore possono esserne la causa.
Quando contrariamente il sangue venoso non riesce a salire nuovamente verso il cuore, la pressione aumenta per l’accumulo di sangue causando possibili trombosi, varici, insufficienza cardiaca. Uno delle avvisaglie più comuni di tali malattie è la tumefazione delle gambe.
Tra le disfunzioni maggiormente riscontrabili ritroviamo l’insufficienza venosa cronica;
le vene delle gambe non sono più in grado di far risalire il sangue al cuore per il mancato funzionamento delle valvole.
Il loro inefficace funzionamento non riesce a bloccare il sangue che scorre in avanti ed indietro in maniera inefficace portando alla dilatazione delle vene (vene varicose), al rallentamento venoso, all’aumento della pressione, al passaggio di liquido fuori delle vene, alla pessima nutrizione dell’epidermide e alle lesioni cutanee come ulcere, eczemi, infiammazioni.
A seguito di un piccolo taglio alcuni germi patogeni penetrano nella pelle provocando un’infezione cutanea. La cute si infiamma e diventa dolorante alla pressione.
Se le arterie si dilatano, la pressione al loro interno diminuisce, ottenendo lo scopo curativo. Mentre i calcio-antagonisti, medicinali utilizzati per l’abbassamento della pressione arteriosa, restringono le arterie favorendo il gonfiore. Quest’ultimo aumenta se si tende a condurre una vita troppo sedentaria, in questo modo i liquidi ristagnano nelle gambe e non c’è movimento muscolare che funge da pompa. Spesso le caviglie sono gonfie per motivi legati a problemi ortopedici delle articolazione del piede. In presenza di una infiammazione articolare,come nel caso della periartrite, il gonfiore appartiene per lo più alla quota reumatologica, anche se i tessuti circostanti compartecipano del fenomeno.
La rete linfatica ha il compito di rimuovere dai tessuti quella parte di acqua che generalmente è presente e che viene rinnovata dallo scambio che ha luogo a livello dei capillari. La linfa trasporta finanche proteine, cellule e batteri.