Archivi della Moda del ‘900: intervista a Isabella Orefice
Archivi della Moda del ‘900: intervista a Isabella Orefice
Settimanale dedicato al meglio del mercato italiano, aziende, prodotti, made in Italy.
La Borsa merci telematica italiana è un’innovazione fondamentale per il settore agroalimentare italiano. Lo strumento più moderno del mondo per commercializzare i prodotti più tradizionali dell’Italia.
Alla presenza di numerosi operatori del settore agroalimentare parmigiano, è stato presentato questa mattina presso l’auditorium dell’Accademia Barilla il nuovo strumento telematico che sarà lanciato a livello globale in occasione dell’Expo 2015, in programma a Milano.
Le imprese italiane guardano al futuro, puntando proprio sulla qualità, l’unicità e l’eccellenza del food made in italy. I prodotti imitati e contraffatti in tutto il mondo, saranno i protagonisti di un mercato globale nel quale migliaia di operatori potranno acquistare e vendere.
E le caratteristiche sono quelle delle grandi borse merci mondiali come il Cbot di chicago o il Liffe di Londra: trasparenza, credibilità, visibilità e valorizzazione delle produzioni tipiche, ma soprattutto un grande volume di contrattazioni: l’obiettivo è di raggiungere un miliardo di euro nel più breve tempo possibile.
“La borsa telematica italiana offrirà grandi opportunità ai piccoli produttori – afferma Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere – che potranno vendere i loro prodotti direttamente sul mercato globale.
Ma è anche un’importante occasione per riorganizzare tutta la filiera e la totalità delle imprese che operano nel settore agroalimentare italiano – continua il segretario generale – dalla finanza alle assicurazioni, dal trasporto alla logistica”.
“I prodotti già oggetto di contrattazione sono 32, spiega Francesco Bettoni, presidente di BMTI S.c.p.a., altri 6 sono in via di codificazione”, aggiunge.
“E’ un mercato per operatori giovani che vogliono vincere e imporsi nel nuovo mercato globalizzato – conclude Bettoni – una sfida che il made in italy deve affronatare per imporre i suoi prodotti di pregio nel mondo”
Intervista a Michele Aracri, amministratore delegato di De Rigo