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Dop Italiane sempre in prima linea

IL BONTA’. CHEESE OF THE YEAR 2010: DOP ITALIANE SEMPRE IN PRIMA LINEA!

Mentre complessivamente i consumi alimentari risentono ancora della crisi economica e continuano a registrare delle flessioni, le produzioni d’eccellenza della nostra filiera lattiero-casearia, vale a dire i formaggi a marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), stanno attraversando un periodo di buona salute.
A confermarlo sono le performance del re dei formaggi italiani, il Grana Padano: +6,2% nel periodo febbraio-marzo 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
“Si conferma il trend dei due mesi precedenti – ha commentato il presidente del Consorzio Grana Padano, Cesare Baldrighi – quando abbiamo toccato un ottimo +7,3%. Molto positivo anche il dato dell’export, che l’Istat rileva mettendo insieme Grana Padano e Parmigiano Reggiano: a gennaio 2010 è migliorato di ben l’11,52% rispetto all’anno precedente”.
E considerando che Grana Padano e Parmigiano Reggiano ricoprono da soli l’85% della produzione di formaggi DOP italiani, si può certamente affermare che il mercato sta premiando queste eccellenze. Ma quale sarà il formaggio premiato con l’alloro del Cheese of the Year 2010? Anche quest’anno infatti il BonTà, il salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali (Cremona, dal 12 al 15 novembre 2010) ospiterà il campionato mondiale dei formaggi, una gustosissima competizione che punterà lo sguardo sulle migliori produzioni internazionali. Italia, Francia, Spagna, Germania, Slovenia, Grecia, Messico, Svizzera…nel corso delle diverse edizioni, il Cheese of the Year ha fatto scoprire vere delizie che difficilmente si possono trovare tra i banchi del supermercato sotto casa. E visto che gli italiani di formaggio se ne intendono (nel 2009 hanno acquistato DOP lattiero-casearie per oltre 183,6 milioni di kg spendendo 1.881 milioni di euro; ciò significa che ogni famiglia italiana ha speso mediamente in formaggi DOP 83,2 euro), i buongustai del nostro Paese non si possono lasciare sfuggire l’occasione di trovare a Cremona il meglio del meglio del settore. Ma il Cheese of the Year sarà solo uno degli eventi che animeranno il BonTà 2010: oltre 250 produttori artigianali da tutta Italia sono pronti a presentare le loro specialità; più di 2.000 tipologie di prodotti per soddisfare ogni palato!

Passione formaggio fontina: le fontine finaliste al concorso di Golosaria

 

Formaggio e made in Italy

L’Assessorato dell’ agricoltura e risorse naturali informa che ha ottenuto un buon successo l’asta delle Fontine finaliste al Concorso Fontina d’alpage 2009, tenutasi domenica scorsa, 15 novembre, nell’importante cornice di Golosaria, nota fiera enogastronomica organizzata dal Club di Papillon, svoltasi a Torino e animata dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio.

Le Fontine sono state presentate ai ristoratori e operatori del settore e messe all’asta alla fine del pomeriggio, durante la premiazione delle Corone radiose, ovvero le migliori tavole della Guida Critica Golosa di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e degli Artigiani radiosi del 2009, i migliori produttori del territorio del Nord Ovest.

Un pubblico partecipe e interessato, composto tra gli altri dai migliori ristoratori e operatori del settore del Nord Ovest, si è sfidato per aggiudicarsi le mezze forme di Fontina, di circa 4 chili l’uno, delle dieci finaliste del Concorso organizzato dall’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali per valorizzare le migliori Fontine prodotte in alpeggio durante l’estate scorsa. La Fontina ha anche raggiunto la quotazione di 50 euro al kg.


Il ricavato dell’asta sarà ripartito fra i primi tre vincitori del Concorso Fontina d’Alpage 2009, la cui premiazione, organizzata in concomitanza con la consegna dei riconoscimenti del Concorso delle Batailles de reines, si svolgerà domenica prossima, 22 novembre 2009. Sarà una premiazione all’insegna del rosa, saranno, infatti, tre donne a salire sui gradini del podio.

A ricevere il primo premio sarà Tiziana Cerise, con la Fontina prodotta nell’alpeggio Barasson di Etroubles a un’altitudine di 1.900 metri e con 86 bovine monticate (fascera 212), al secondo posto si è classificata Rosella Frachey, con la Fontina prodotta a un’altitudine di 2.200 metri nell’alpeggio l’Arp-Vieille di Valgrisenche con 68 bovine (fascera 124) e al terzo posto Irene Abram, dell’alpeggio Berovard di Ollomont, a un’altitudine di 2.000 metri con 90 bovine monticate (fascera 243).

Da rilevare come questo podio, tutto femminile, testimoni l’importanza del lavoro e della dedizione delle donne nelle aziende agricole e come un impegno costante e serio possa portare al raggiungimento di alti livelli qualitativi del prodotto.
Ad affiancare queste “prime donne” saranno gli altri sette finalisti, tutti quarti ex-aequo:
Favre Rino, alpeggio Larveusse di Doues, fascera 252
Caseificio Agricole Valgrisenche di Valgrisenche, fascera 750
Clusaz Andrea, alpeggio Beaurègne di Arvier, fascera 129
Yeuilla Attilio, alpeggio Les Maisonnettes di Avise, fascera 173
Betemps Leo, alpeggio La Léchère di Bionaz, fascera 221
Petitjacques Rinaldo, alpeggio Les Barmettes di La Thuile, fascera 24
Bonin Sandro, alpeggio Grimaudet di Gressan, fascera 117.

Da non dimenticare, infine, l’importante lavoro quotidiano dei casari, che grazie alla loro professionalità contribuiscono all’ottenimento di tali positivi risultati. Tutte le Fontine che sono state valutate nel corso delle diverse sessioni di degustazione hanno infatti fatto riscontrare un notevole livello qualitativo.