Tecnologie a confronto: Beretta, Mitsubishi e Samsung
Parlando di made in Italy viene subito in mente il confronto tra apparecchi tecnologici e impianti realizzati nel nostro Paese e altri, di pari livello e della stessa tipologia prodotti invece in terre lontane. Per quanto concerne, ad esempio, le automobili, le nostre Fiat, Alfa Romeo sono ormai surclassate dallo strapotere delle “tedesche”, BMW, Volkswagen, Mercedes, ciascuna con le sue peculiarità, seguite a ruota dalle inglesi e dalle americane, con nuova spinta proveniente dal Giappone. Invece, per ciò che concerne l’impiantistica o le tecnologie più innovative per la climatizzazione della casa, sono le aziende leader d’Estremo Oriente a farla da padrone.
Infatti, come possiamo anche notare dalle ultime tecnologie sviluppate nel settore delle caldaie e dei climatizzatori, la Mitsubishi e la Samsung, una giapponese e l’altra coreana, appaiono tra le aziende leader. Le cui leadership non sembrano affatto scalfibili. Anche qui c’è da sottolineare come l’Europa non stia a guardare, specie con le tecnologie tedesche in prima linea, ma anche l’Italia dice la sua. Ma facciamo ordine.
Le novità che sono state proposte di recente dai marchi orientali spaziano dal design (innovativo e che guarda moltissimo all’arredamento minimalista, ad esempio con le tecnologie ad “incasso” o a scomparsa nelle nicchie dei muri) al risparmio energetico. Eppure, possiamo vantare uno sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni nel settore con impianti implementati dalla Beretta. Impianti per la climatizzazione della casa assolutamente “made in Italy”, che sembrano rispondere benissimo, sia alle esigenze dei consumatori in Italia, che alla concorrenza sul mercato. Perché, è risaputo, magari i prezzi non riescono a concorrere, anche per via di una manodopera a “basso costo” come quella coreana o giapponese, difficilmente contrastabile, ma la possibilità di ottenere un’assistenza immediata sul proprio impianto ed ottenere ricambi originali e funzionali con il proprio impianto e con le proprie esigenze senza dover attendere interminabili periodi, danno una spinta notevole al mercato italiano.
Non sempre l’erba del vicino è quella più verde. Neanche quella del vicino Oriente.