Prezzi al consumo degli alimentari Made in Italy
I prezzi al consumo dei prodotti alimentari non hanno avuto variazioni tra ottobre e novembre, in linea con l’indice generale. Nel corso degli ultimi 12 mesi sono aumentati dello 0,5% (a fronte di un’inflazione cresciuta però dello 0,7%). Lo sottolinea Confagricoltura analizzando i dati sull’andamento inflattivo diffusi oggi dall’Istat.
Confagricoltura sottolinea, in particolare, come siano in calo i prezzi al consumo della frutta (-0,8% è la variazione congiunturale e – 0,6% quella tendenziale) e di olio e grassi (-0,1% la variazione congiunturale e ben -3,4% quella tendenziale); in aumento invece il prezzo di pane e cereali (+0,1% sia come variazione tendenziale e congiunturale); è cresciuto, a novembre su ottobre, il prezzo di latte, formaggi e uova (+0,1%), ma nel corso dell’anno è sceso dello 0,6%.
“Il dato è positivo per i consumatori – commenta Confagricoltura – ma è dovuto ad un vero e proprio crollo delle quotazioni all’origine”.
Confagricoltura evidenzia infatti – in base alle rilevazioni Ismea – la diminuzione dei ricavi delle aziende agricole, con i prezzi all’origine che, a novembre 2009, sono diminuiti del 5,2% rispetto a novembre 2008.
Analizzando la situazione dei vari comparti produttivi emergono significative variazioni tendenziali nell’anno, a partire dal vino con una diminuzione nell’anno del 16%; – 10,6% i prezzi dei cereali, -8,4% dell’olio di oliva, – 15% di frutta fresca e secca, -5% per i lattiero caseari, – 7,9% dei suini e -14% degli avicoli.
L’agricoltura archivia così un’annata particolarmente difficile. Domani 17 dicembre alle ore 12 (a Roma, nella sede di Palazzo Della Valle) il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni incontrerà la stampa.
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