Esposizione dei Vini Doc della Valle D’Aosta.
Il parco del castello di Aymavilles fa da cornice all’11ª Esposizione Vini Doc della Valle d’Aosta, in programma dal 4 al 6 settembre 2009. Un appuntamento storico, fortemente voluto dalla Regione Valle d’Aosta, che la tenacia e la volontà di alcuni viticoltori hanno permesso di perpetuare nel tempo, da circa quarant’anni, e che oggi, a scadenza biennale, dona un quadro praticamente completo di quella che è l’offerta dei vini DOC della Valle D’Aosta.
A questo scopo, nel parco del prestigioso maniero, sono riunite circa 30 aziende vitivinicole, tra le quali 6 cooperative e 24 realtà private, che rappresentano l’eccellenza della viticoltura “eroica” di montagna, con vigneti a forte pendenza e terrazze di roccia costruite e conservate nei secoli con un faticoso lavoro dell’uomo. Un impegno in condizioni estreme che caratterizza in modo inconfondibile i vini di questa Regione. Non a caso e meritatamente, i vini valdostani stanno registrando una forte ascesa sul mercato italiano ed internazionale, a riprova della qualità raggiunta e dell’autenticità del territorio.
Accanto ai vignaioli privati e alle cooperative vitivinicole, che appartengono all’Associazione Viticulteurs Encaveurs e al Consorzio Conproval, sono presenti le migliori produzioni agroalimentari Dop (Fontina, Lardo d’Arnad, Fromadzo, Jambon de Bosses) ed i principali prodotti tradizionali valdostani.
Oltre ai vini e ai prodotti della gastronomia locale, i visitatori potranno anche degustare i circa 500 vini che hanno partecipato al 17° Concorso Internazionale dei Vini di Montagna, organizzato dal Centro Internazionale di Ricerca per la Viticoltura di Montagna (Cervim), che ha sede in Valle d’Aosta e che rappresenta le 39 aree vitivinicole ‘eroiche’ dislocate in diversi Paesi europei (Francia, Svizzera, Grecia, Portogallo, Spagna, Ungheria, Germania) e in numerose regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Abruzzo, Liguria, Veneto, Campania, Calabria e Sicilia).
LA VITICOLTURA IN VALLE D’AOSTA
Le condizioni climatiche della Valle d’Aosta unitamente alle caratteristiche dei terreni e alla loro esposizione, giacitura e pendenza, sono i punti di forza di una viticoltura di montagna che, inserita in un ambiente ancora incontaminato, ha saputo evolversi con modernità e oggi rappresenta una realtà di grande valore. La vite viene coltivata fra i 300-400 metri della Bassa Valle e i 1225 metri sul livello del mare di Morgex, in Alta Valle: i più alti vigneti d’Europa.
La scarsità delle piogge, il clima secco e le forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, durante il periodo della maturazione, accentuano l’intensità del profumo dei vini valdostani. In questo scenario i valdostani, con la pazienza e la tenacia che contraddistinguono i popoli alpini, hanno sviluppato una viticoltura eroica caratterizzata da terrazzamenti e muri a secco per aumentare le superfici disponibili e smorzare i forti dislivelli. Punta di diamante di una produzione limitata ed esclusiva è la riscoperta di numerosi vitigni autoctoni, inseriti nella Denominazione di Origine Controllata Valle d’Aosta – Vallée d’Aoste, che racchiude il meglio della produzione valdostana.
DUE PAROLE SU AYMAVILLES E IL SUO CASTELLO
Aymavilles è situata allo sbocco della Valle di Cogne, alle porte della città di Aosta, su una collina morenica degradante verso la Dora Baltea.
L’origine del toponimo Aymavilles potrebbe essere ville di Aimus oppure Aimus e Avilius, costruttori del ponte e acquedotto romano di Pondel.
Aymavilles è da sempre zona particolarmente vocata alle attività produttive agricole e alle coltivazioni di vigneti, da cui traggono origine ottimi vini DOC.
Aymavilles è dominata dal suo castello dal caratteristico corpo centrale a pianta quadrilatera con torri cilindriche angolari, che si fa risalire al XII secolo (anche se la data di costruzione non si conosce con esattezza) e che nei secoli ha subito numerose modifiche.
Da fortificazione, appartenente ai primi signori, i De Amavilla, nella seconda metà del XIV secolo il castello fu acquisito dagli Challand che lo trasformarono a loro residenza fino a che, nei primi anni del Settecento, l’antico maniero assunse l’aspetto attuale di una dimora signorile.
Quando, nel 1804, l’ultimo discendente maschio degli Challand si spense, il castello di Aymavilles passò di mano a dei signori piemontesi fino a divenire proprietà della famiglia Bombrini che, nel 1970, lo vendette all’Amministrazione Regionale.
LA SCHEDA DELL’EVENTO
dove: Aymavilles
quando: 04 / 06 Settembre 2009
orari: venerdì 4 – 16.00 (inaugurazione) / 23.30
sabato 5 – 14.00 / 23.30
domenica 6 – 10.00 / 23.20
prenotazione soggiorni: Centro Prenotazioni
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